Internet Oggi | Indice | ||
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Interviste |
Sul versante dei software per la navigazione e la ricerca di informazioni in Rete, è tutto un fiorire di novità. Archie, di Peter Deutsch, Alan Emtage e Bill Heelan e Hytelnet di Peter Scott; WAIS (Wide Area Information Servers), inventato da Brewster Kahle e Gopher di Paul Lindner e Mark P. McCahill; PGP (Pretty Good Privacy) di Philip Zimmerman, sono tutti contemporanei e incontrano subito un significativo successo. Ma la vera novità è rappresentata dallo scheletro del World-Wide Web (WWW) concepito al Cern di Ginevra dall'equipe guidata da Tim Berners-Lee.
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Gli albori di Internet | ||||||
All'inizio è stato Arpanet, sia pure con sistemi operativi differenti dagli attuali, con codici e protocolli di trasmissione dati molto diversi dagli attuali TCP/IP, ricordiamoci che siamo nel 1969. Il tutto nasce come risposta all'esigenza da parte del Dipartimento della Difesa di creare un sistema di comunicazione fra le varie strutture militari che permettesse di scambiare i dati in tutta segretezza, e pensate, con soli quattro computer collegati in rete, Arpanet appunto. Dopo lunghe vicissitudini viene abbozzata una prima architettura per i "gateway", i computer passerella tra un sistema e un'altro (1973). Nello stesso anno escono le specifiche per il file transfer; quattro anni dopo quelle della mail. Nel '79 è la volta di Usenet e i primi MUD, opera degli inglesi Richard Bartle e Roy Trubshaw. BITnett invece è la novità dell'81 ("Because It's Time NETwork", fornisce posta elettronica, listserv per distribuire informazioni e possibilità di file transfer).
Gli anni '80 | Negli anni '80 si cominciano a realizzare i presupposti che determineranno, negli anni a venire, l'esplosione della Rete. Le pre-condizioni per l'avvento dell'era digitale sono riassunte da nuovi postulati che ne spiegano l'antefatto e ne sanciscono l'irreversibilità. | Già nel 1983 l'origine strategica di Arpanet appartiene ai ricordi. In quest'anno, infatti, il ramo militare della rete si stacca, andando a formare Milnet e relegando l'ormai obsoleta Arpanet a un piccolo quartiere periferico, in via di estinzione. Dal 1985, sull'onda lunga della nascente cybercultura, nata grazie alla visionaria interpretazione dello scrittore William Gibson con il suo celeberrimo Neuromancer, apre i battenti la prima vera comunità virtuale: Whole Earth Lectronic Link (WELL). Nell'anno seguente la NSFNET che ne scaturisce, collega computer dell'ultima generazione attraverso una dorsale (backbone) che consente una velocit&grave di 56Kbps (nell'88 passerà a livello T1 - 1.544Mbps - e nel '90 a T3, ovvero 44.736Mbps). L'aumento delle connessioni, soprattutto da parte delle università, è esponenziale. A cavallo degli anni '90 Jarkko Oikarinen sviluppa Internet Relay Chat (IRC), dedicato agli amanti della chiacchiera elettronica live. In questo modo anche FidoNet viene collegata a Internet, rendendo così possibile lo scambio di e-mail e news tra i due sistemi una volta non comunicanti.
Gli anni '90 | S
iamo a cavallo di una grossa trasformazione che un po' alla volta sta investendo l'intero sistema mondiale
Nel 1982 nasce Veronica, da non scambiare con una graziosa ragazza, ma è un lungo acronimo per uno strumento di ricerca del gopherspace, opera dell'ingegno dell'Università locale. |
Il 1993 è l'anno della novità decisiva, quello in cui spunta Mosaic e il traffico sul Web si moltiplica in progressione geometrica a un tasso annuale superiore al 300%. Si tratta del primo software a interfaccia grafica di navigazione che permette di spostarsi facilmente sul Web e permette di usufruire delle immagini, i suoni e i video disseminati lungo il cammino.
Il 1994 è l'anno delle venticinque candeline sulla torta di compleanno di ARPANET/Internet.
La tecnologia e le novità nella rete crescono in maniera esponenziale; siamo ormai ai giorni nostri. 1996 la stampa specializzata e tutti gli addetti ai lavori non hanno dubbi: da tenere sotto costante osservazione sono, più degli altri, il rivoluzionario linguaggio JAVA e il VRML (Virtual Reality Modelling Language), ovvero l'HTML per costruire ambienti virtuali in 3 dimensioni. Gli anni 2000 |
Ai giorni nostri stanno sempre più prendendo piede le reti PARITETICHE dove non ci sono né master e slave, né client e server, ma dove tutte le risorse di ogni singolo computer, messe in rete, sono condivise con quelle di tutti gli altri computers collegati, addirittura permettendo agli altri di vedere e lavorare su qualunque computer della rete. | La rete INTERNET, che è una classica struttura Client-Server, rappresenta la prima grande applicazione su scala mondiale di reti di personal computers che ha utilizzato potenziandole tutte le precedenti esperienze di rete. INTERNET proprio per come è stata concepita ha in sé tutte le prerogative per divenire sempre più una rete paritetica. La nostra società invece non ha cambiato affatto la propria struttura di potere, infatti le regole degli uomini sono ancora vincolate a ferree strutture gerarchiche, in cui chi ha il potere, continua ad avere il ruolo del Master e vorrebbe che tutti gli altri restassero Slaves. A questo punto è auspicabile un forte scossone alla società, che si può dare anche in maniera non violenta, come fece san Francesco mille anni mille fa, facendo vedere che un uomo di potere, poteva rinunciare a tutto per il bene degli altri. La vera rivoluzione francescana, parte proprio dal fatto che un capo (Master) rinuncia ai suoi privilegi a favore del popolo (Slaves). L’auspicio per i prossimi anni 2000 è che ci siano sempre più "Potenti " che inizino a ragionare nell’ottica di San Francesco, rinunciando in parte al proprio potere, per mettere in comune risorse e distribuendo meglio il loro potere. Questa comunque è la direzione in cui si sta muovendo la nostra società, e gli uomini di potere più intelligenti si stanno muovendo in tale direzione ottenendo il doppio scopo di servire meglio il popolo ed aumentare la propria reputazione politica. Va detto però che dovrebbe essere cambiata anche la struttura generale del potere, non trasformandola in una costante assemblea senza poteri decisionali a cui tutti possono partecipare da casa solo per curiosità o peggio ancora con eccessivo senso critico, mentre rimane a pochi di tramare nell’ombra e prendere decisioni. La vera rivoluzione si avrebbe se i progetti e le decisioni venissero prima sviluppati da chi ne ha volontà e capacità, mettendo in rete tutte le informazioni per poter far crescere e migliorare i progetti, passando poi ad una fase operativa in cui tutti possano portare il loro contributo costruttivo, lasciando però le decisioni al gruppo che ha avuto l’idea iniziale ed ha contribuito al suo sviluppo ed alla sua realizzazione. Questo dovrebbe essere il nuovo concetto di democrazia, una democrazia operativa e partecipativa, fatta non di sterili assemblee truccate, dietro le quali si trovano solo giochi di potere elaborati da pochi uomini di parte, esperti più di intrighi che di cose reali. La sfida degli anni 2000 sarà proprio questa: permettere a chi ha idee e capacità di operare per il bene comune, di mettere in rete informazioni e risorse, facendo circolare via internet informazioni, progetti e bilanci esecutivi, operando in modo collaborativo e condividendo le risorse con i più deboli, lavorando per il bene ed il progresso di tutti noi. Quindi Internet ha in se le potenzialità per essere il mezzo con cui si passerà da architetture sociali Master-Slaves a reti Paritetiche di cittadini; spetta però a noi tutti operare per questo. |